Acciaio e resistenza al fuoco: procedure e normative per la progettazione e il collaudo
Articoli più recenti
Le prestazioni di resistenza al fuoco: procedure operative
La progettazione e realizzazione delle prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni sono regolate da specifiche normative tecniche italiane. Tra queste, spiccano il Decreto Ministeriale del 3 agosto 2015 (D.M. 03/08/2015) e successive modifiche, relative alla prevenzione incendi, e il Decreto Ministeriale del 17 gennaio 2018 (D.M. 17/01/2018), riguardante le strutture delle opere da costruzione.
Queste normative stabiliscono non solo i criteri necessari per valutare la resistenza al fuoco delle costruzioni, ma anche le procedure operative da seguire nelle varie fasi del processo. Tali fasi includono:
- La presentazione dei progetti presso gli enti competenti, come gli Uffici provinciali del Genio Civile e i Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco;
- L’esecuzione dei lavori di costruzione;
- Il collaudo strutturale delle opere realizzate;
- Il rilascio delle autorizzazioni e pareri da parte delle autorità competenti, comprese le certificazioni necessarie per l’esercizio delle attività ai fini della prevenzione incendi e per garantire la sicurezza strutturale.
Il focus del documento è l’iter procedurale e operativo per garantire che le strutture in acciaio rispondano alle normative sulla resistenza al fuoco. Dalla fase di progettazione, passando per l’esecuzione dei lavori, il collaudo strutturale e fino alla certificazione delle prestazioni antincendio, tutto il processo viene armonizzato per rendere l’applicazione delle normative più efficace e semplice. In particolare, l’intero percorso si inquadra nel contesto della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) antincendio, regolata dall’art. 4 del D.P.R. 151/2011 e successive modifiche, che facilita l’attuazione delle procedure per la sicurezza delle strutture e la prevenzione incendi.